venerdì 14 gennaio 2011

Jannis KOUNELLIS a Passepartout - Tiziano VECELLIO nel mondo


olio su tavola, 690x360cm
Santa Maria Gloriosa dei Frari
(Venezia)
Non capisco molto l'arte di Jannis KOUNELLIS e ho acceso la TV convinto di non entusiasmarmi più di tanto per l'ennesima puntata della mia trasmissione preferita. Invece ho assistito a un'intervista strepitosa in cui Philippe DAVERIO raccoglie compiaciuto le parole del pittore: il racconto di un greco innamorato dell'Italia, folgorato dall'Assunta di Tiziano, che vede l'identità del nostro paese nell'arte pittorica. Tante riflessioni sparse in mezz'ora di filmato come al solito rigoroso nella sua costruzione. La voce di Jannis è una cantilena, piana e meditata, che racconta la sua visione del mondo, guidata dalle domande dell'interlocutore.
A proposito di Tiziano, è interessante l'utilizzo di una sua opera "Ritratto di Giovane Donna allo Specchio" da parte di ENI per un'estesa campagna di comunicazione (esposizione, concorso, dibattiti a Milano) tutta giocata sul titolo del quadro. L'ho incontrato la prima volta nell'autunno 2002 all'interno della mostra che parzialmente ricostruiva in Palazzo Te a Mantova la collezione dei Gonzaga tanto splendida da essere denominata la Celeste Galleria. L'ho ritrovato al suo posto al Louvre in aprile 2010 quando ho compiuto una rapida sortita nel giorno precedente alla maratona verso la sala che raccoglie molti capolavori italiani.

olio su tavola, 77x53cm

olio su tela, 666x990cm
Al centro si trova "il quadro" per antonomasia, "La Gioconda" di Leonardo, che catalizza la massima attenzione. L'opera, ben protetta e osservabile solo da lontano, quasi scompare di fronte alle "Nozze di Cana" di Veronese che sta sulla parete dirimpetto. Tanti quadri stanno appesi sulla parte alta delle pareti, difficilmente osservabili. E la "Donna allo Specchio" dove sta? Sulla via d'uscita, dietro alla parete de "La Gioconda", vista da tutti, guardata da pochi.

olio su tela, 99x76cm
Ecco lo stesso quadro, ignorato dai più nella sua usuale locazione, è del tutto rivalutato nel momento in cui è scelto per veicolare un'insieme di messaggi da parte del potentissimo cane a 6 zampe, che abbaia forte per molti canali (in alcune radio era quasi una tortura nel periodo prenatalizio). Tutto finanziato da noi ogniqualvolta riempiamo il serbatoio nelle stazioni di servizio della compagnia.


2 commenti:

Matteo Vivian ha detto...

Ho visto la puntata.
Purtroppo ho il ricordo indelebile del cancello che ha realizzato per una chiesa, o un chiostro, a Roma in ferro e vetro. Il meccanismo bianco di apertura nel traverso inferiore si notava, anzi non si poteva non vederlo.
Forse non è a conoscenza del fatto che nel XXI secolo i portoni si aprono col telecomando e si azionano con movimenti automatici.

Enrico VIVIAN ha detto...

a volte si pecca nei particolari

rimane la lezione sull'insieme della visione e il rigore della presentazione nella sua semplicità

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