lunedì 9 maggio 2011

w18/2011 - hands on


Il titolo deriva da un cartellone che ho trovato al British Museum e invita i visitatori a "toccare con mano" alcuni oggetti della collezione del museo insieme ai volontari. Così l'esperienza tattile, mai capitata in precedenza, intensifica il rapporto con i materiali in esposizione, di solito dietro alle vetrine. Tanti visitatori mantengono un distacco quasi reverenziale di fronte a dei pezzi che difficilmente possono essere di gran pregio. Comunque mi sono goduto l'opportunità di mettere una mano su una replica della stele di Rosetta e in qualche modo mi sono sentito partecipe di quel trivio linguistico che ha permesso di iniziare a comprendere i geroglifici. Ovviamente l'originale è ben protetto in una teca.
Per certe assonanze mi è tornato alla memoria un racconto di Sebastiano ZANOLLI, già citato in un precedente post, che descrive una gita nel museo paleontologico di un paesino arroccato in una vallata veronese al confine con lo spartiacque vicentino. Il titolo "Il martello di Bolca. Lezione di marketing dall’era terziaria" sembra ostico e poco propenso a introdurre un testo che si rivela divertente e istruttivo (da scolpire nella memoria le tre frasi lapidarie in maiuscolo). All'uscita dal British Museum, come dalla National Gallery e dalla Tate Modern Gallery, mi sono quasi sentito in difficoltà ad aver usufruito di tanta bellezza, ordine e pulizia senza aver pagato il biglietto di ingresso. Così non puoi esimerti dal comprare un catalogo o fare una libera donazione nel mega salvadanaio in plexiglas.

Stele di Rosetta, copia a disposizione dei visitatori al British Museum

Domenica mattina si è corsa la Gran Fondo a Marostica ed è stato un piacere vedere riempita la piazza degli scacchi da ca. 600 ciclisti che si sono suddivisi nei due percorsi (77km corto / 370 arrivati, 147km lungo / 184 arrivati). Sono sceso da casa poco prima del via, ho visto la partenza (quanti mezzi per tenere sotto controllo la gara!) e poi mi sono intrattenuto a parlare con diversi conoscenti. Giornata bellissima e quasi quasi avrei preferito fermarmi a chiacchierare perché avevo le gambe intorpidite, benché avessi mantenuto la promessa "solo forza e corsa continua". Tanto mi basta per stancarmi! Ho visto ancora un primo passaggio al di fuori di porta Breganze, al termine della discesa del Castello Superiore, e poi mi sono avviato.
Dove vado? Seguo i ciclisti. Per quanto? Finché il traffico è bloccato lungo la vecchia Gasparona. Così ho spazzolato in andata e ritorno le strade che in parte avevo descritto pochi giorni fa e di solito evito perchè troppo trafficate e rischio di fare la fine di Wile Coyote. Spesso mi salvo lungo la ciclabile che arriva fino a Ponticello e passando per vie secondarie fra vecchia e nuova Gasparona (= futura autostrada/complanare Pedemontana). Confermo la bellezza degli sfondi che risaltavano maggiormente rispetto alle foto di settembre scorso perché privi di velature spazzate dalla brezza primaverile e illuminati dal sole brillante che fa maturare i frutti di maggio.

ciliegie dei Carmini, raccolte prima che facciano festa solo i merli

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