martedì 31 maggio 2011

w21/2011 - Torino e Campolonga


un Voyager completamente carico di occhiali
Il week end è cominciato con una performance anomala: sabato mattina andata/ritorno a Torino per accompagnare mio padre Carlo a un ritrovo LIONS, tanto per cominciare a sdebitarmi delle numerose incursioni che lui ha fatto per me alle gare in giro per l'Italia (vd. il racconto della trasferta a Sanremo 1986). Da qualche anno Carlo partecipa attivamente alla vita dell'associazione e si dedica alla raccolta e selezione di occhiali usati nel Triveneto che poi vengono lavati, misurati e consegnati alle popolazioni bisognose (vd. sito istituzionale). Carlo ha avuto anche modo di assistere direttamente alle operazioni sul campo in Burkinia Faso all'inizio del 2011. Un viaggio educativo.

un rimorchio da riempire nel piazzale del Lingotto
Ho partecipato anch'io a questo turno di selezione occhiali in IDEALUX: svuotamento scatole di prima raccolta, scarto degli irrecuperabili, separazione per tipologia (sole, vista), conteggio e imballaggio a prova di urto. Mentre passavo fra le dita decenni di storia dell'occhiale, mi chiedevo: ha senso tutto ciò? Dal punto di vista economico forse no, perché un prodotto costruito ad hoc costerebbe molto meno e funzionerebbe meglio, ma verrebbe meno l'opera di sensibilizzazione e di coinvolgimento tipica delle associazioni. Se poi si fa coincidere la consegna con un tentativo di record da Guiness dei Primati e con il convegno nazionale, allora il gioco è fatto. Anche a livello comunicativo e di immagine.

59° convegno LIONS brulica di delegati
Partenza prima delle 5, arrivo al Lingotto prima delle 9 (primi primissimi), consegna materiale, giro all'interno della sala conferenze, ritorno a Marostica per le 13. Good job! Well done! Al di là del ragionamento che ho appena sviluppato, mi rimane il ricordo di un viaggio davvero speciale, aria fresca e pulita dalla burrasca della sera prima, una trasparenza fino all'orizzonte che esaltava tutte le varianti del verde. Ogni tanto fa bene sentirsi turisti sulle strade di casa, soprattutto quando le autostrade sono quasi libere dai tir.

Domenica mattina sono salito a Campolongo, località al di sopra di Mezzaselva, sul versante occidentale del monte Verena che scende verso il confine con il Trentino. A me piace molto, un po' più scomoda di altre parti dell'Altopiano di Asiago, ma il tragitto allungato e i tornanti supplementari valgono la pena per correre in mezzo ai boschi sul filo dei 1500±50m slm.  A maggior ragione se ci si trova in compagnia per la Campolonga Running.
Altopiano di Asiago - zona Campolonga
Appena arrivati fa fresco e bisogna vestirsi, ma non ci sono problemi a partire in canotta, perché la radura è ben esposta al sole. Poi si entra nel bosco e le sensazioni cambiano. Non sono nelle condizioni dello scorso anno e mi stacco presto da Said BOUDALIA, che se ne va di prepotenza, e da Stefano BENINCA', che si allontana più lentamente già nella prima parte a salire verso malga Mandrielle. Io mi assesto in terza posizione, che mantengo anche nella successiva lunga discesa verso Camporosà, dove cerco di controllarmi al meglio per evitare di scassarmi cosce e ginocchia come alla Montefortiana. Mi mantengo bene tra malghe Posellaro e Trugole per poi dilatare i distacchi sui miei inseguitori nell'ultima risalita verso il ritorno a Campolongo.
frai premi anche la foto di arrivo
Ho preso i parziali sulle tabelle chilometriche, ma non hanno nessun significato tecnico. Il tempo totale è praticamente identico a quello dello scorso anno (1h12'56" vs. 1h12'48" vd. link alle classifiche ChampionChip) quando avevo avuto una migliore continuità agonistica fino all'estate, affetto allora da forma lieve di "calcaterrite". Mi dispiace per il calo di partecipazione, causa la concomitante corsa in salita Santorso-Monte Summano. Questa è una gara che merita in tutto e per tutto: dal pacco gara, ai servizi fino allo stand gastronomico gratuito per i partecipanti. Io mi sono fatto raggiungere dalla famiglia e abbiamo fatto un picnic in compagnia degli amici Stefania e Cesare fino a metà pomeriggio, rosolati dal sole e rinfrescati dal vento che riusciva a tenere in quota l'aquilone, gioiosamente rincorso dai bambini. Cosa volere di più?

Qualche commento sulle gare altrui. Domenica mattina appena alzato non ho resistito ad accendere il PC e cercare i risultati del Passatore. Su podisti.net era già pubblicato dalla mezzanotte un comunicato parziale, più che sufficiente per avere la dimensione della super performance di Giorgio CALCATERRA. Così mi sono avviato contento verso la mia gara. Vi segnalo quattro resoconti che molti avranno già letto:
Al momento è in testa Andrea nella raccolta dei commenti, a cui ho contribuito anch'io (19-12-5-0).

Mo on The Mall (Getty Imagese)
a Londra la festa continua
Allungo l'occhio verso l'amata Londra e verifico il rientro alle competizioni di Paula RADCLIFFE, dopo aver saltato la prova di Manchester di due settimane fa (vd. precedente post). Bupa utilizza la stessa cortesia di invitare un'abbordabile concorrenza casalinga. Lei non sta ancora bene e non riesce ad approfittarne per vincere. Mo FARAH invece non si lascia sfuggire l'occasione (vd. comunicato IAAF). Il passaggio al marchio NIKE lo ha trasformato "for double European champion Farah, it was the latest in a series of ever-growing list of high-profile victories this year, having won the New York Half Marathon, the European indoor 3000m title, the Bupa Great Edinburgh Cross, and the 5000m at the Aviva Birmingham Indoor Grand Prix" (vd. BBC Sport per un resoconto di tutto l'evento). Con l'occasione è stato collaudato anche il percorso olimpico di maratona. Scorre il countdown a Trafalgar Square: ormai mancano 13 mesi e poco più.

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