martedì 29 novembre 2011

w47/2011 - inizio il recupero, iniziano le feste; Firenze Marathon

festa [AV] ASSOLUTA - passerella per maratoneti
con il giovane Federico BORDIGNON e lo sponsor
Fabio FRATTIN, scortati dal tecnico Diana TOMASI
e l'onorevole Daniela SBROLLINI (ph. Camilla)
Non pensavo di aver fatto così tanti danni alla Mezza dei 6 Comuni. Non mi preoccupano le abrasioni, con molta calma si rimargineranno. Le scarse piastrine nel sangue non consentono rapida cicatrizzazione. Ogni minimo taglio è una tortura.

Anche le ginocchia non sono robuste. O meglio, l'articolazione funziona bene, ma è sufficiente la minima contusione per generare gonfiore e difficoltà di piegamento. Domenica 20/11 ho preso una bella botta e poi ci ho corso sopra. Al momento l'infortunio alle ginocchia mi fa dimenticare il problema alle caviglie, rimodulando la classifica delle priorità fra "importanza" e "urgenza".

Approfitto quindi del lungo periodo senza appuntamenti agonistici per un recupero completo. Primo test di valutazione alla Stragiaxà degli amici Fulminei nel giorno di Santo Stefano, competizione corsara che il Bress sposta dal probante circuito del Gelso verso la campagna Zané, incastrata fra le zone industriali e l'autostrada Valdastico (vd. Garmin Connect). Perché? Avrò modo di capirlo fra un mese. Il Bress è molto più savio di quello che vuol far intendere, soprattutto dal suo blog di cui consiglio dosi omeopatiche.

GdV 26/11/2011 - presentazione festa
a breve tutte le mie foto nel sito [AV]
In attesa della festa [AV] MASTER di venerdì 02/12 (vd. programma completo nel sito), sabato 26/11 c'è stata la festa [AV] ASSOLUTA. Esigenze diverse, gestione dei tempi e della logistica ci costringono a separarle. Per dare una dimensione sono sufficienti i numeri dei tesserati che sono invitati insieme ai familiari: trattasi di 240 assoluti (di cui 100 allievi) e 130 master, 370 in tutto. Che grande famiglia! Mi ha fatto molto piacere il breve commento di Gec MARCHETTO nell'articolo del GdV di sabato 26/11, riconoscendomi la funzione di link atletico, tecnico e dirigenziale, ovvero la sintesi della continuità nel quarto di secolo di attività [AV].

Cosa dire della festa? Adeguata agli splendidi risultati dei nostri giovani, ben supportati da promemoria video dell'intera stagione. Belli! Bellissimi! Come Ricky MARTIN e Christina AGUILERA insieme in questa canzone di dieci anni fa (qui il testo), ascoltata alla radio sulla strada verso Vicenza e che mi è risuonata in testa fino a sera. A vantaggio dei giovani [AV] il minor video ritocco (non ne hanno bisogno!) e più entusiasmante montaggio. Se Pinuz carica su YouTube, io pubblico in prossimo post.


Domenica mattina avrei voluto essere a Firenze e ripetere il reportage di Venezia (vd. post 26/10) di cui si ragionava fin dai giorni successivi dopo la fantastica esperienza in laguna. Gli impegni e le condizioni psico-fisiche inadeguate alla trasferta, pur in una giornata dal meteo perfetto, mi hanno tenuto a casa così mi sono goduto la diretta TV. Qui di seguito alcuni appunti volanti, successivamente integrati.

festa [AV] - Nicola ALBIERO,
Silvia TURATO e Nausica MINUZZO:
premiati anche i neolaureati 2011
dal presidente Christian ZOVICO
e dai tecnici Ampelio PILLAN
Diana TOMASI (gran cerimoniere)
# OK nuovo percorso, ampi viali di partenza; OK doppia segnalazione chilometrica e in miglia.

# OK pubblico in molti svincoli e nelle zone facilmente accessibili; molti buchi sono riempibili con eventi ad hoc (vd. Parco delle Cascine).

# OK andamento tecnico senza lepri che ha prodotto rimproveri a non finire da chi, commentando da seduto, ricerca l'ideale omogeneità di ritmo verso il record (interessa veramente al pubblico?); eccezionale il vincitore Birhanu BEKELE ETH che farà 2h07' in altra occasione (vd. scheda @IAAF).

# ATTENZIONE a incroci e sovrapposizioni (zona ingresso/uscita parco delle Cascine corrispondente a 6-7 e 13-14km).

# ATTENZIONE ad allungare i ristori, tanto stretti anche per i top runner che si ingolfano.

# ATTENZIONE alla guerra dei numeri: nel 2010 si sbandieravano 10'200 registrati (vd. sito Firenze Marathon) che si sono ridotti a 7'759 arrivati (vd. risultati @TDS); nel 2011 si annunciavano 9'000 partenti (vd. comunicato @FIDAL) e si registrano 6'932 arrivati (vd. risultati @TDS); di costante c'è la resa del 76-77% ... dove si perdono il 23-24% degli iscritti? la pioggia del 2010 e il tiepido sole del 2011 non fanno differenza?

# GRANDE Alex ZANARDI, che ha vendicato con la vittoria l'incidente meccanico del 2010 (rottura di un mozzo della ruota).

# GRANDE il sindaco Matteo RENZI, che riesce a essere spiritoso durante l'intervista in gara e ha migliorato di mezz'ora la prestazione 2010, sollevato dagli strali lanciasfortuna di Franco BRAGAGNA ... togliere la prossima mezz'ora sarà più dura!

# GRANDE Pasquale DI MOLFETTA ovvero LINUS, che sigla il personale e rinforza la sua leadership come Primo Ministro del running (vd. post anteprima, vd. post resoconto); in antico post il racconto del suo precedente record @ NYC 2010, prima volta sotto le tre ore e mezza.

festa [AV] - la sala congressi dell'Associazione Artigiani
Da semplice spettatore televisivo mi dispiace si sia persa la grande occasione di mostrare Firenze, ovvero di utilizzare una delle più belle città al mondo come scenografia della maratona. Il che avrebbe reso più digeribile la cronaca, tanto focalizzata sui primi piani degli atleti. Dov'è un elicottero a farci godere dei panorami? Così mi sono innamorato della maratona di Parigi guardandola in TV nel 2009 e corsa poi nel 2010. Dove sono le inquadrature di palazzi e monumenti puntualmente descritti da Attilio MONETTI? Perché non preparare dei video illustrativi da inserire nella diretta? Così sono state alleggerite anche le maratone dei mondiali di Berlino 2009. Perché non aprire le inquadrature sul Lungarno? Perché non soffermarsi sullo spettacolo degli sbandieratori in Piazza della Signoria? Costava niente. Rimando alla parte finale del post 10/10 per verificare come la produzione video sia riuscita ad animare la maratona di Chicago.

festa [AV] - premiazione dei migliori junior
Un'ora e mezza più tardi ha rimediato in parte Philippe DAVERIO che, con la scusa di raccontarci LEONARDO, ha mostrato anche tanta Firenze (vd. replica Passpartout 27/11/2011 in podcast). In verità la trasmissione è defunta da due mesi (vd. anche post 14/01), ovvero non si producono più nuove puntate e continuano a essere mandate in onda video non troppo contestualizzati, ovvero indipendenti da mostre ed eventi particolari. Perché? La risposta in uno uno strepitoso duetto con Fabio FAZIO del 02/10 a Che Tempo Che Fa (vd. podcast). Vale la pena seguire fino alle fine dei dieci minuti il quasi monologo di Philippe.

Nota aggiuntiva direttamente da Passpartout: anche il genio di LEONARDO deve essere spiegato quando prende in mano il pennello e non vuole essere ridotto a "meccanico" nella sua arte multiforme e innovativa. A maggior ragione deve essere spiegato BOTTICELLI e la cerebralità fatta colore nelle sue opere più famose esposte agli Uffizi. Molto gustosa la ricostruzione del circolo neoplatonico nella Firenze di fine Quattrocento, poi imploso nella sua autoreferenzialità. Chi ci intravede qualcosa di buono si guardi tutta la puntata, fra le più belle in assoluto.

venerdì 25 novembre 2011

w46/2011 - profeta in patria, Mezza dei 6 Comuni 20/11/2011

arrivo Mezza dei 6 Comuni (ph. Gec Marchetto)
Ha ragione Gec MARCHETTO nella sua cronaca nel Giornale di Vicenza del lunedì: capita di non essere al massimo della condizione e di ottenere il risultato che riempie la pagina. Lo spazio era predisposto, come per le precedenti edizioni, bastava metterci finalmente la foto giusta. Manca lo striscione di arrivo che sto osservando attentamente con lo sguardo rivolto in basso per non inciampare, tanto per non ripetere l'esperienza vissuta in partenza. Giusto nell'ultimo allungo, prima di spogliarmi definitivamente, sono riuscito nell'impresa di inciampare e distendermi per terra a pelle di leone, grattandomi in unica soluzione il palmo delle mani, le ginocchia e il mento (vd. la bozza sul lato sinistro del viso). Che duro l'asfalto! Dopo aver verificato la funzionalità delle articolazioni, ho deciso di partire, attrezzandomi con un fazzoletto di carta per sistemare in corsa le colature di sangue.

GdV 21/11/2011 pag.50
Così inizia la gara e mi ritrovo con l'adrenalina a mille per il trauma dell'impatto e non mi sembra proprio di faticare sul ritmo di 3'25" con cui imposto la prima parte in leggera ascesa da Villaverla a Malo (vd. mappa nel post 18/11), dopo essere uscito dal budello delle vie cittadine. Proprio la sequenza di curve e di appoggi inclinati mi confermano di non essermi fatto poi così male, forse. Ci penseranno i giorni successivi a far emergere ematomi e dolori alle ginocchia.

Nonostante le bellicose premesse della vigilia da parte di alcuni validi concorrenti, mi ritrovo ben presto assieme al solo compagno di squadra Edgardo in una situazione del tutto simile a quella di sei settimane prima a Padova (vd. post 10/10). A lui piace fare l'elastico e si rifà sotto a ogni variazione della strada in cui si trova in difficoltà. Gli appoggi rumorosi, nonostante le scarpe nuove, e il respiro affannoso mi fanno capire che più di tanto non può reggere a un ritmo inferiore a 3'30", proprio come a Padova. Il problema è che non lo reggo neanch'io: subisco un primo rallentamento nell'attraversamento di Malo, comprensibile per l'aumento della pendenza della strada, recupero parzialmente sull'ampia spianata verso Marano, per inchiodarmi definitivamente nell'ultimo quarto di gara. "Inchiodarmi" è il termine corretto in quanto mi sento un Gesù Cristo con le cinque ferite che colano.

12km - da Malo a Marano (ph. Remo Laverda)
Il tifo a Marano e la presenza della fanfara sembrano risollevarmi, almeno l'animo. Un aspetto che mi ha stupito è come tanti mi chiamassero per cognome. Sarebbe stato più facile incitarmi per nome, perché l'avevo lasciato scoperto sulla canotta, e non indossavo il pettorale di NYC (vd. post 13/11). Una bella soddisfazione, passando per zone che non frequento abitualmente!

Un altro feedback particolare mi è stato riferito da un amico, assente alla gara, che ha ricevuto la confidenza da un altro amico con cui mi sono avviato in partenza. "Mi sembrava di essere salito in corriera con Roberto BAGGIO" è stato il suo commento allo scambio di saluti e battute con i molti conoscenti fra i sedili. Per coprire la breve distanza fra l'arrivo di Thiene e lo start di Villaverla era offerto un servizio di bus navetta, che io ho utilizzato come quasi tutti i concorrenti.

Gebre vittorioso a Nijmegen (vd. articolo @IAAF)
Dopo Marano cominciano le difficoltà, in anticipo rispetto alla Maratona della Castellana (vd. post 05/10). Come nel rientro verso Vedelago, anche sulla via di Thiene solo chi cronometra i distacchi si accorge che non si aprono ulteriormente. La gamba destra comincia a rifiutarsi di completare la spinta ed entrambe le ginocchia scricchiolano, mi auguro non allo stesso modo dell'ultimo inverno (vd. post 27/02 e 06/03). Rileggendomi noto che allora anche Gebre soffriva allo snodo fra tibia e femore e proprio domenica è tornato alla vittoria in una gara non proprio facile su strade olandesi che sono la sua seconda casa. Che strani incroci di destini! Gli auguro di percorrere fino in fondo l'ultimo sogno rimastogli, ovvero la maratona olimpica di Londra. Deve guadagnarsela con una degna prestazione alla maratona di Tokio di fine febbraio. Come nella squadra kenyana, nessuno sconto neanche in quella etiope. Nemmeno al re.

in attesa delle premiazioni (ph. organizzazione)
Mi avvio quindi verso il finale, dove non riesco a ricambiare i saluti del pubblico. Troppo stanco, troppo malconcio! Ormai il gradino alto è assicurato: l'avanti-indietro fra i capannoni della zona industriale mi ha permesso di verificare che Edgardo non ne ha più, non certo per mangiarmi le decine di secondi che ci separano. Oggi va bene così (vd. classifica @TDS).

Le strade del centro di Thiene non danno molti riferimenti perché piazza Chilesotti si apre alla fine di una semicurva a sinistra e solo il cartello 21 (in perfetta corrispondenza alla tacca a terra, come tutti gli altri segnali) mi fa rendere conto che mancano solo 100m. È tempo di ricomporsi, dimenticare fatica e dolori, iniziare i festeggiamenti. Ecco un qualcosa in cui sto diventando bravo, al confine della scemenza, che forse si apprezza meglio nel video di TVA Vicenza (arrivo dopo 3' - link @TVA e qui sotto inserimento da YouTube). Così si capisce meglio anche il titolo del post, direttamente dalle parole di Mauro DALLA POZZA.


A posteriori posso dire che la gara più difficile è cominciata dopo la corsa, se mai avessi voluto rincorrere a birre Andrea RIGO e alcuni fra i valorosi Fulminei. Non sarebbe stato sufficiente l'allenamento di venerdì sera (vd. post 22/11).

gran finale al Bar BUZZOLAN (ph. Giovanni Busin)
Il Bress ha prenotato un'ala del Bar BUZZOLAN, giusto di fronte all'arrivo, per festeggiare l'evento. Menù ottimo e salutare, quantità adeguate per le fauci da sfamare, clima esaltante ben lubrificato da musica ad alto volume e birra a volontà, tanto che è inserito il fusto di riserva. Il gran finale è riservato alla bottiglia speciale che riemerge per l'occasione. Chi si ricorda il VOV? Il prezioso contenuto è stato equamente distribuito.

Sono uscito vivo dalla spelonca alcolica (in verità è una bellissima casa riadattata) e se non ho ricevuto commenti strani da Antonella, Camilla, Tommaso che sono venuti a recuperarmi significa che ero pure sano. Escoriazioni e traumi a parte.


Lascio una delle canzoni che sta invadendo le radio in questa parte di autunno che ci condurrà all'inverno. KASABIAN è un giovane gruppo inglese, ottimo performer live, che qui riesuma sonorità e artifici anni '70 e decora il video con motivi grafici dello stesso periodo, figli forse di un oscilloscopio. Per chi vuol saperne di più @en.wikipedia@it.wikipedia. A me piace il ritornello "days are forgotten" per ricordarmi di liberare la mente prima di preparare il futuro che ho già seminato. Qui il testo completo @azlyrics.

martedì 22 novembre 2011

"La Grande Corsa della Speranza" e come darle Sostanza

per chi c'era: i link e i riferimenti citati nella presentazione
per chi non c'era: il filo del discorso senza le immagini

locandina di presentazione 18/11/2011
Qualche settimana fa sono stato contattato dall'amico Edoardo GASPAROTTO (qui il suo blog in cui si esprime quotidianamente) per partecipare a una serata e mettere in condivisione le mie esperienze di corsa legate alla solidarietà. Gli ho risposto "OK! Non ho storie personali,  ma posso raccontarti quello che ho visto". Quando mi è stata inviata la locandina di presentazione "La Grande Corsa della Speranza" mi è subito venuto in mente il sottotitolo "dare Sostanza alla Speranza" ovvero "le esperienze di London Marathon e New York Road Runners", due scelte rivelatesi azzeccate a posteriori perché pochi fra la cinquantina di presenti in sala avevano frequentato gli eventi e non avevano considerato abbastanza la raccolta di fondi che si muove nel retroscena della gara.

Conoscevo in parte la storia di Edoardo perché prima di incontrarlo di persona qualche anno fa avevo letto il suo secondo libro "Gli infiniti regali di Alberto" in cui racconta la storia del figlio rapitogli a cinque anni da una leucemia mieloide cronica e dalle terapie invadenti per curarla, un anno dopo che il padre Sergio gli era stato portato via da mieloma multiplo. Le storie di Alberto e Sergio si intrecciano nell'opera prima di Edoardo "L'Angelo e il Principe" a cui ha fatto seguito la sintesi rasserenata di "Vita Maratona". Ecco dipanati i riferimenti per chi vuol capire meglio l'uomo e la sua scrittura e come spesso valga la pena uno sforzo ulteriore per apprezzare ricchezza e profondità di sentimenti che stanno dietro alle parole.

La Torre di Ricerca (vd. progetto) - foto 21/11/2011
webcam in continuo aggiornamento (vd. link)
Denominazioni e loghi di due associazioni sono presenti in testa alla locandina, ma non pensavo che contribuissero in maniera così attiva alla serata nelle persone di Paolo GUGLIELMI per "Città della Speranza" ed Enzo GRANDIS per "Associazione Bambino Emopatico Oncologico", ben accompagnato da Massimiliano BOGDANICH. Max fa parte dell'elenco degli speaker non solo con le sue avventure di corsa, ma anche per la storia medica della figlia che l'ha avvicinato ad ABEO (vd. sito).

Ho così riscoperto la potenza della "Città della Speranza" (vd. sito e la sezione chi siamo) a cui  avevo devoluto le offerte raccolte in occasione del battesimo di mio figlio Tommaso tre anni fa. L'associazione partì molto bene nel 1994 (vd. soci fondatori) e poi è cresciuta molto nella raccolta (oltre 15 milioni di euro/anno dal 2009 - vd. bilancio) fino a permettersi di costruire un'opera che pochi anni fa poteva sembrare utopia.

EXPO 2011 una vetrina di London Marathon
più di metà degli stand è occupata da charity
Arrivo al mio contributo che ha voluto essere una carrellata di immagini corredata da alcuni numeri per apprezzare il fenomeno charity legato alle maratone di Londra e di NYC. Comincio con Londra, di cui ho parlato nei post 21/04 (resoconto di gara), 22/04 (esperienze e commenti), 25/04 (recupero post gara) e 19/05 (in ricordo di Samuel WANJIRU) all'interno dei quali i partecipanti alla serata riconosceranno foto e documenti utilizzati per mostrare la vetrina della maratona di Londra che si autodefinisce orgogliosamente "the largest annual fundraising event on the planet" (vd. sito).

Tutto ruota attorno alle associazioni charity (qui una definizione @it.wikipedia e una più ampia e articolata @en.wikipedia), ben funzionanti da tempo e recentemente regolamentate nella legislazione britannica, che sono legate all'organizzazione della maratona con uno schema "Golden and Silver Bonds" ben descritto nel sito.

inevitabile! incrocio i Fulminei e finisco a birra!
attendo i resoconti dei magnifici Andrea e Bress
intervenuti brillantemente alla serata di venerdì 18
... e chi non ha un blog? sia mio gradito ospite!
A completamento di questo sistema tradizionale che, perfezionato nel tempo e ormai saturato, ha permesso di raccogliere più di 500 milioni di sterline dal 1981, l'arrivo del marchio Virgin ha portato anche un nuovo meccanismo che consente a ogni partecipante di farsi promotore verso un'associazione charity di propria scelta (vd. sito). In questo modo sono attivate entrambe le direzioni fra domanda e offerta verso la comune raccolta di fondi: le charity continuano a offrire pettorali e chi ha già il pettorale può contribuire alle charity.

Tutto chiaro in linea di principio, ma a questo punto facciamo due conti. Se la raccolta di fondi negli ultimi anni si attesta sui 45 milioni di sterline e le charity gestiscono all'incirca 14'000 pettorali, questo significa che ogni pettorale è "venduto" a più di 3'000 sterline, ovvero a più di 10 volte il valore di acquisto da parte della stessa charity (vd. link già indicato).

NYC Marathon 2010: CONGRATULATIONS!
Passiamo l'oceano Atlantico e arriviamo a NYC dove all'interno della maratona più commerciale del mondo c'è comunque una bella sezione dedicata alle charity e alle dimensioni della raccolta fondi (vd. sito). Non avevo posto particolare attenzione nelle mie precedenti partecipazioni 2007-2009 fino a quando è arrivato il diploma 2010 assieme alle congratulazioni firmate di Mary WITTENBERG, CEO di NYRR, che riempiva il secondo paragrafo con un ringraziamento speciale a chi aveva permesso di superare l'obiettivo di raccolta "one million per mile". Facciamo presto a fare la divisione fra 30,8 milioni di dollari e 7'400 pettorali che porta a un risultato maggiore di 4'000 dollari/pettorale ovvero quasi 30 volte il prezzo di acquisto (vd. nel sito NYRR una precisa sintesi del sistema di accreditamento e funzionamento).

NYC Marathon vuol essere la numero uno in tutto: ha già stravinto la gara sul conteggio dei partecipanti arrivati (non quelli registrati), dopo un decennale confronto con Londra, Berlino, Chicago e adesso ci sono i presupposti perché diventi il più grande evento di raccolta del mondo running. E forse NYRR è già l'organizzazione più prolifica verso le charity, perché fra i 70 eventi organizzati ci sono più di 50 gare di corsa alcune espressamente charity fin dalla denominazione (vd. calendario generale; rimando al post 17/05 per i riferimenti dell'evento UAE Healthy Kidney).


Al posto dell'ormai consueta canzone inserisco un video speciale che unisce l'inventore della maratona di NYC (Fred LEBOW 1932-1994) e la più grande atleta che l'ha vinta nove volte (Grete WAITZ 1953-2011). A Fred fu diagnosticato un tumore al cervello nel 1990 e volle concedersi di correre un’ultima volta la sua creatura per il 60° compleanno prima che le forze si affievolissero troppo. Grete lo accompagnò per tutta la maratona di NYC del 1992 e l’arrivo fu di un’emozione struggente.

venerdì 18 novembre 2011

w45/2011 - da NYC a Cittadella: la corsa continua

saluto al pubblico di Cittadella (ph. MASCHIO)
resoconto/risultati/foto nel blog di mio fratello Matteo
Di solito esco stanco da una maratona, molto stanco. Fino a primavera 2010 ero solito concedermi un buon periodo di recupero senza gare. Guardavo altri partecipare a competizioni a raffica e mi ripetevo "non fa per me". Poi qualcosa è cambiato, soprattutto nella mia interpretazione delle gare dove l'obiettivo non può essere solo il risultato tecnico in sé ... mica devo fare il record del mondo!

Il benchmark assoluto per la capacità di correre in rapida sequenza a buon livello, oltre alle eccezionali performance nelle ultra, rimane Giorgio CALCATERRA: nel suo post del 28/10 fa il riassunto di tutte le gare che ha corso nel mese e mezzo successivo alla vittoria ai Campionati Mondiali di 100km (per quelle da inizio anno c'è il bellissimo articolo di Marco BONARRIGO in RW novembre 2011, pagg. 82-89). Come fa? Mi ha sverniciato anche alla NYC marathon fin dall'ingresso a Brooklyn. Certo che se fosse partito un po' più fresco avrebbe avanzato molto in classifica generale. Qualche recriminazione da parte sua? L'ho incontrato martedì mattina 08/11, a colazione vicino a Central Park, e lui era contento così, felice dell'esperienza nelle vie della Grande Mela e più preoccupato di tornare a guidare il taxi. Come dargli torto?

percorso Mezza di Cittadella 2011 (da pdf vettoriale)
Rischio un ritorno di "calcaterrite"? Ribadisco quanto confermato nel post 20/09 in cui avevo già tracciato le linee guida della programmazione futura che ora mi trovo a implementare. Prima recupero e poi ricostruisco. In questa fase non posso esimermi da alcuni passaggi in gare locali organizzate da amici, anche per mantenere il contatto con il mondo reale dei runner. Domenica scorsa ero a Cittadella ed è stata una perfetta corsa in regressione. Polpacci e cosce si indurivano sempre più mano a mano che avanzavo con i chilometri, così sono scivolato da 3'35" a 3'45"/km. Il percorso non aiutava molto a mantenere le spinte, fra una curva e un'altra, fra un passaggio sulle strade di campagna e gli argini del Brenta. Nei giorni successivi la situazione sembrava solo in miglioramento, poi il semitendinoso destro mi ha richiamato all'ordine, facendosi rappresentante di tutti gli altri muscoli degli arti inferiori, in particolare i solei. Approfittando in extremis del servizio massaggio dopo gara, il terapista al box mi ha chiesto "fai stretching?" sentendo una muscolatura molto tesa. Gli ho risposto "a dire il vero sono reduce dalla maratona di NYC della scorsa settimana", ma non ha colto.

Mezza dei Sei Comuni (vd. sito manifestazione)
permane orgogliosa la denominazione originale
Domenica mi ripeto sulle strade della mia provincia in un'altra mezza, ciò che rimane della maratona dei Sei Comuni del 2008 (ne parlo proprio nel già citato post 20/09), tagliata a metà in quattro degli originali sei comuni. Nel 2009 si corse da Villaverla a Malo, passando prima per Thiene e poi per Marano. Dall'anno scorso è stato invertito il giro, partendo sempre da Villaverla. Non è un percorso veloce perché nei primi 10km si sale di 50m per poi continuare con altri 20m nella seconda metà gara. Almeno quest'anno saremo risparmiati dalla pioggia che ci afflisse per tutta la giornata nel 2010 (per fortuna non era gelida!). Soprattutto a vantaggio del pubblico che altrimenti rimane rintanato in casa. Che duro costruire una tradizione di presenza lungo le strade! Correrò con le gambe che mi ritrovo e spero di uscirne indenne. Poi fino a Natale non ho altre gare all'orizzonte, anzi, sono a rischio di arrivare a febbraio. Tanto meglio! Magari ricomincerò a frequentare le non competitive con gli amici [AV] MASTER (vd. sito) che reclamano sempre più spesso la mia compagnia. E per me sarebbe il ritorno alle origini, considerato che da quelle gare ho cominciato a muovere i primi passi a metà degli anni 70. Ecco l'editoriale consegnato in settimana ad [AV] MASTER Letter nr.46 (vd. sito) in cui mi sono presentato così ...

[AV] MASTER Letter nr.46 pag.1
La prima gara non competitiva a sei anni fra le colline di Marostica. Poi tanta attività ludica alle scuole elementari e multilaterale in atletica e molti giochi sportivi alle scuole medie. A quindici anni l’inizio della specializzazione nel mezzofondo e dell’approfondimento tecnico, medico e storico della corsa. Una passione illimitata che mi ha portato a buoni risultati internazionali e ad acquisire importanti esperienze al fianco dei migliori allenatori e atleti italiani durante il periodo degli studi.
Poi per una decina d’anni mi sono dedicato completamente all’attività tecnica e dirigenziale in Atletica Vicentina fino a quando la maturazione dell’ambiente ha fatto crescere i sostituti. Così ho avuto modo di tornare alla mia attività agonistica, riprendendo nell’ultimo lustro il racconto che si era interrotto.
Domenica 06/11 ero alla partenza “top runner” della maratona di NYC. Domenica 13/11 ero alla partenza della Maratonina della Città Murata a Cittadella. A unire le due competizioni sono io e la mia voglia di correre anche in una non competitiva organizzata da amici in mezzo alla campagna della pedemontana veneta, come avevo cominciato 37 anni fa.
Da inizio anno ho cominciato a riversare nel blog parte di tante informazioni, quanto mi riesce, quanto mi ispira, quanto ritengo leggibile. Da un paio di mesi qualcosa sta trovando spazio in queste pagine e a tutti continuo a dire: sfogliare, sfogliare, sfogliare. Magari cominciando dal resoconto di NYC e fermarsi dove c’è un’immagine che colpisce, leggere, verificare i link che si espandono nel mare magnum di internet. Poi avremo occasioni di incontrarci: io per primo preferisco ascoltare una persona dal vivo anziché leggere su un monitor. A presto!

Flea/RHCP @ LA Marathon 2011 - running for fund raising

Vi lascio con una canzone e un video fra i migliori di questo ultimo periodo, ovvero "The Adventures of Raindance Maggie" dei Red Hot Chili Peppers: fra varie vicissitudini e tante difficoltà è un gruppo che produce musica di successo da quasi trent'anni. Se il bassista si agita e salta tuttora come un tarantolato è merito anche della preparazione svolta per la maratona di Los Angeles 2011 che ha concluso in 3h53'. Qui l'articolo @ RW.com contenente anche una video intervista (link diretto). Ecco il testo per chi volesse seguire le parole.


domenica 13 novembre 2011

w44/2011 - NYC Marathon 2011, la gara

NYC marathon 2011
1st Ave (ph. Alessandra)
Inizio con i ringraziamenti, a chi mi ha coinvolto in questa nuova avventura (vd. post 20/09) e a chi mi ha offerto l'opportunità di assistere da vicino a un'esperienza unica (vd. punto 18 della lista dell'ultimo post 31/10). Vittorino e Alessandro insieme alle rispettive mogli mi hanno consentito di vivere NYC in modo diverso, nuove incursioni in nuovi ambienti, e l'organizzazione è stata gentile e rigorosa per portare anche me in prima linea in questo spettacolo di maratona.

In questa immagine all'inizio della First Avenue c'è tutto: [AV] e BISSON Auto sulla canotta, Enrico "ING VIVIAN" sul pettorale, lo scatto di Alessandra, moglie di Vittorino, che ha svolto anche ruolo da fotografo. Io ci ho messo la voglia di correre e di impegnarmi ancora una volta in una gara che mi drena l'anima.

Per fortuna scrivo queste note dopo qualche giorno, sufficiente a farmi smaltire la grande fatica. A dire il vero non sono riuscito a convogliare tutte le energie in risultato, anzi: ne ho scialate tante fin dal primo miglio, quando il riferimento dei migliori al mondo mi ha risucchiato al valico del ponte di Verrazano in un 5'40" in salita al 3-4%. Posso ripartire? La frittata era fatta e c'era solo da gestirla perché nel miglio successivo in discesa non si deve frenare e poi a Brooklyn inizia la sagra stellare. Per quanto mi lasciassi sfilare di gruppo in gruppo ho continuato a correre veloce fino a metà gara. Sembravamo un branco di indemoniati. D'altronde eravamo stati avvertiti sabato in riunione tecnica "tomorrow no excuses to run slow! the weather is perfect: mild temperature, no wind!" forse il meteo migliore di sempre. Chi aveva gambe e testa, ha corso forte più che mai (qui il video quasi completo di 3h @ Universal Sports dove compaio alla partenza fra 1h08' e 1h13').

NYC marathon 2011
Central Park (ph. Alessandra)
Chi avrebbe mai scommesso che a NYC si potesse correre in 2h05'? Forse ci voleva l'atleta che ha corso 2h03' a Boston? Geoffrey MUTAI è il miglior maratoneta in circolazione ed è stato uno dei pochi a permettersi un negative split da paura nelle due mezze (1h03'18" + 1h01'52"). In quella seconda metà ci sono il Queensboro Bridge, la 1st Avenue, l'ingresso/uscita del Bronx (Willis/Madison Bridge), la 5th Avenue e Central Park ... fenomenale! Chi guarda il video di gara (qui un'ottima sintesi di 4' @ Universal Sports) e non conosce esattamente la pendenze ha difficoltà a capire se Geoffrey stia correndo in salita o in discesa: è tanto bravo che le ha spianate. Un genio atletico che si rivela nella massima semplicità (qui una bella intervista di Joe BATTAGLIA @ Universal Sports), come tutti gli altri assoluti protagonisti con cui ho vissuto a fianco l'intero week end.

Mi capita infatti di arrivare in riunione tecnica, sedermi tranquillamente nelle ultime file per non disturbare e vedermi avvicinare dal vincitore dell'anno scorso, Gebre GEBREMARIAM accompagnato dalla moglie Werknesh KIDANE, che trova posto di fianco a me, mi saluta e ascolta anche lui in rigoroso silenzio i consigli di gara da parte dei vari responsabili. Avevo in mano il libretto ufficiale "I'M IN - ING NYC marathon 2011 beyond the stats" che riporta in copertina un'immagine mentre festeggia con la bandiera etiope. Che faccio? Chiedo o non chiedo? Gli passo il libretto e una penna e mi stampa il suo autografo con uno splendido sorriso. Teso Gebre prima della gara? Io l'ho visto molto sereno, ma era ben conscio della fatica che lo aspettava il giorno successivo. Aveva preso quasi 2' da Geoffrey MUTAI a Boston ed Emmanuel MUTAI aveva volato a Londra in primavera.

NYC 2011 @ Columbus Circle
post gara con Vittorino
(ph. Alessandra)
Chi mi segue da qualche tempo conosce già questi personaggi
# post 22/03 Mondiale di Corsa Campestre a Punta Umbria SPA (leggi il mio tifo sfacciato per Geoffrey, vd. risultati @ IAAF) e Mezza di NYC
# post 30/04 Maratona di Boston, analisi generale e amarcord personale
# post 06/05 Maratona di Boston, ulteriore analisi e divagazioni su Ryan HALL
# post 19/05 ricordando Samuel WANJIRU parlo anche di Emmanuel MUTAI

Qualcuno era già riuscito a farli partire assieme in una corsa su strada di 10km in Sicilia a fine luglio: Geoffrey era stato devastante (vd. articolo @IAAF). Proprio a Castelbuono Gebre era stato costretto a fare la volata con Mathew KISORIO per il secondo posto. Avevo già segnalato questo giovane atleta già nell'ultimo post 31/10 e ho avuto occasione di incontrarlo proprio a NYC, sedendo allo stesso tavolo del pranzo pre gara insieme al gruppo guidato dal Claudio BERARDELLI (avevamo appuntamento da tre mesi, vd. finale del post 10/08) al completo con Stephen Kosgei KIBET e il campione europeo Viktor RÖTHLIN. Mi aspettio cose buone da Mathew: è forte (12'57"/26'54"/58'46" sui 5km/10km/mezza), convinto che il suo futuro è su strada ed è allenato dal Migliore. Chissà che non si apra un varco per le Olimpiadi, perché Mathew potrebbe stupire già in primavera. C'era anche Vittorino con me e gli ho dimostrato che questi ragazzi mangiano come noi oltre ad avere due gambe come noi. Forse le fanno girare più veloci perché bevono meno vino.

Tanto per tornare ai tempi, croce e delizia di chi rimane a casa e non respira l'atmosfera di gara, posso dire che l'allievo ha surclassato quello che dovrebbe essere il maestro: ecco i passaggi parziali/totali miei e di Vittorino a confronto (qui si trova tutto di tutti http://www.ingnycmarathon.org/Results.htm)

NYC 2011 - ritiro del pettorale @ Javits Center
Alessandro ha rimandato l'avventura al 2012
05 - 16'57"   16'57" - 23'18"   23'18"
10 - 17'08"   34'05" - 22'36"   45'44"
15 - 17'27"   51'32" - 22'44" 1h08'28"
20 - 17'41" 1h09'13" - 22'33" 1h31'01"
25 - 18'28" 1h27'41" - 23'14" 1h54'15"
30 - 18'00" 1h45'41" - 22'46" 2h17'01"
35 - 19'05" 2h04'46" - 23'16" 2h40'17"
40 - 19'54" 2h24'40" - 23'37" 3h03'54"

2h33'19" = 1h13'08" + 1h20'11"
3h13'49" = 1h35'59" + 1h37'50"

Lui non era molto contento dopo la gara, come me era annebbiato dalla fatica, ma penso che il retrogusto amaro si stia rielaborando, come dimostra anche la foto a Columbus Circle, quando la mente era talmente stanca da non riuscire a fare conti e c'era solo la soddisfazione di avercela fatta. Diavolo che fatica! Nel finale ero talmente storto che sono riuscito a spostare il dolore dalla caviglia sinistra alla destra!


NYC marathon 2011 - ph. Giancarlo COLOMBO
Chi ha sofferto più di me? Di sicuro Wilson KIPKETER. Si! Proprio lui! L'ex primatista del mondo degli 800m - un monumento di bellezza tecnica- che non ha mai corso in gara un buon 1'500m e qui si è cimentato in una maratona con il simbolo di  un'associazione benefica. Sperava di chiudere sotto le 3h (come a suo tempo riuscì a Sebastian COE a Londra) ed è passato a metà gara giusto in 1h30'14" per chiudere in 3h20'48" ... 1h50'34" la seconda metà! Tanto era sereno nel viaggio verso Fort Wadsworth, comodo nel sedile davanti a me, quanto affranto dopo l'arrivo, spezzato in due sulla seggiola dentro la tenda.

Un'altra che ha sofferto più di me è Mary KEITANY che, nonostante l'esperienza dello scorso anno e la guida di un GPS che le urlava "rallenta!" è riuscita a distribuire male, accumulando un esagerato vantaggio che si è sciolto nell'ultimo tratto (1h07'56" + 1h15'42" = 2h23'38"), facendola scendere dal primo al terzo gradino del podio. L'ho vista tranquilla alla cena post gara, nonostante il suo premio si fosse drasticamente assottigliato da 130 a 40k$, ma il suo allenatore deve aver infierito abbastanza (vd. intervista @podisti.net).

GdV venerdì 04/11/2011 - quanta attesa!?!
Che fare? Suicidarsi? Non per così poco. Anche quest'anno la partecipazione è stata una grazia e, a differenza dello scorso anno, mi ritrovo propositivo per il futuro. Dopo NYC 2010 la maratona di Londra 2011 mi sembrava il capolinea in cui giocarmi tutto quello che mi era rimasto e limare il personale verso tempi che forse mi sono pure consentiti. Invece la fretta di fare tutto e di più ha giocato un brutto scherzo e mi sono fatto male come non capitava da anni. Lo squilibrio è rimasto per tutta l'estate e non mi ha mai permesso di allenarmi al meglio. In autunno i dolori si sono concentrati nella caviglia sinistra e mi hanno generato brutti pensieri (vd. ancora post 19/10). NYC 2011 è stata una specie di prova d'urto per un atleta fragile come me: l'averla superata mi ha fatto rendere maggiormente consapevole della mia forza. Motivazione e pazienza non mancheranno per tornare a una sana e centrata interpretazione. Nel frattempo cerco di cavare il meglio da quanto ho vissuto e a riprova inserisco l'intervista di giovedì 10 all'emittente locale TVA Vicenza (arrivo a 2', subito dopo il calcio).



La scelta di primavera è già stata fatta due mesi fa (vd. post 08/09). Il percorso è ancor più pericoloso con la partenza in discesa. Sarà un'occasione di riscatto per poter ancora chiedere la pole position a NYC 2012? Invoco la protezione di San Gelindo da Lumignano che su quelle strade nell'aprile 1988 ha intuito l'oro olimpico di cinque mesi dopo e nell'aprile 1990 ha messo il suggello come prima non era riuscito a nessuno (vd. post 08/09).


A memoria della Big Apple lascio il video di Cee Lo Green 'Bright Lights Bigger City' che ha come sfondo proprio la città di NYC e le sue luci. Forse è più conosciuto come Gnarls Barkley e ha pubblicato l'orecchiabilissima 'Crazy' che ben mi si addice per questa maratona. Qui il video.
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