domenica 10 giugno 2012

Lucio TODINI - Elogio di un Nemico

Lucio non c'è
Io non l'ho mai ritenuto tale. Lui si, quando ci siamo trovati momentaneamente avversari in quelle dispute elettorali che hanno cadenza quadriennale, poco dopo le Olimpiadi. Si era trovato spiazzato quando il suo Presidente aveva proclamato "non mi ricandido" dopo quattro mandati. Era al termine la sua esperienza in Consiglio Federale dopo due tornate e mezza e stava per rientrare in ambito regionale. Voleva dare man forte a un amico e io avevo il difetto di essere più vicino a un amico che lui non considerava tale, suo compaesano: non potevano stare tre consiglieri nazionali di fila in una città come Verona.

Celebrate le elezioni, esauriti gli strascichi, tutto è tornato come prima. Eravamo troppo simili per non entrare in sintonia: stessa laurea, stessa specialità in atletica, stessa chiusura di carriera ... lui con una cicatrice più lunga delle mie, perché i chirurghi gli andarono a recuperare il tendine di Achille spezzato fin quasi nel ginocchio. Stessa passione per l'atletica, soprattutto. Lui più di me. Una vita dedicata all'I.C. Bentegodi che faceva parte del suo contratto prematrimoniale: un figlio adottivo da curare meglio dei propri.

Aveva un difetto Lucio, oltre a quello di dare risposte a posteriori: fumava tanto. Non resisteva la durata di una riunione dirigenziale, men che meno una sessione di gare. Non so se il vizio abbia contribuito al rapido spegnersi. Nei necrologi in FIDAL regionale e nazionale non si fa cenno. Mi auguro siano in molti a stringersi attorno alla famiglia, gli stessi che non hanno onorato la memoria di Fulvio (vd. post 07/06).

La foto è una non foto e forse funziona meglio. Era già nel book del post 28/05, una delle poche interruzioni nel fiume di immagini arancioni. Avevo il 400mm e girando l'orizzonte del campo dall'ingresso al rettilineo di arrivo ho incontrato la parte di Comitato Regionale presente alla manifestazione, zona traguardo. Ospite aggiunto JoJo, compagno di Lucio nei decenni di Bentegodi. Aspetto il suo fedele ricordo nel prossimo Giornalino (vd. link). Ci troveremo ancora, Lucio: nel Paradiso dei mezzofondisti o nel Purgatorio degli ingegneri.

1 commento:

Enrico VIVIAN ha detto...

riporto info ricevute via mail

È da inizio dicembre che è stato scoperto questo tumore ai polmoni.
Da subito hanno detto che non c'era niente da fare: troppo avanzato.
Lui era ben cosciente di tutto e anche sereno perchè Lucio era molto religioso.
Sono andato a trovarlo l'ultima volta 10 giorni prima della sua morte ed aveva ancora il morale alto.
Lo avevano mandato a casa perchè era oramai inutile qualsiasi cura.

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