mercoledì 16 gennaio 2013

Il mio Kenya (di Paolo ZANATTA)

Alla fine la montagna di comunicazioni ha partorito ... un altopiano di racconto! Sono troppo contento! E completa il magnifico reportage di Andrea SCHIAVON pubblicato su CORRERE nr.317 di marzo 2011 su 16 pagine. Andate in cerca o fatevelo prestare!

La narrazione è avvincente, si legge da cima a fondo, solo il grafico poteva ravvivare un po’ le immagini, saturare il blu dei cieli keniani, correggere alcune sovraesposizioni ... Così scrivevo ad Andrea e in parte ha rimediato Paolo ZANATTA (vd. profilo @FaceBook, vd. scheda @FIDAL). Tanti scatti e poche parole! Prepararsi a sfogliare i link che ci raccontano il suo viaggio in Kenya ...

- fotoalbum 01 - Qui ci sono le foto del Rosa Camp, situato a Kaptagat nella Rift Valley, a 20 minuti da Eldoret.

Molto spartano (ovviamente), ma accogliente e fornito di quanto necessario per noi atleti (una piccola palestra, la zona "ricreativa" con freccette, biliardo, carte da gioco, la zona internet e la zona relax dove potevamo sorseggiare il tipico chai, ossia latte e tè).

La notte dovevo proteggermi con delle tende per ovviare al problema di eventuali zanzare "malariche".

Come vedi, fuori dal camp... il nulla! Ma tutto quello che mi serviva per correre! Altitudine, lepri, percorsi saliscendi rigorosamente in terra rossa.

- fotoalbum 02 - Oltre ai percorsi naturali, dentro l'Università di Eldoret c'è la famosa pista in terra rossa, dove facevo i lavori in piano.

Eravamo un bel gruppo di una dozzina di atleti italiani, ma quando la mattina alle sei e mezza partivo per il fondo, c'era minimo una trentina di atleti locali pronti a "tirarmi il collo"!

fotoalbum 03 - Quando calpestavamo le strade rosse, incontravamo un sacco di bambini che ci correvano a fianco, scalzi, con gli occhi pieni di speranza. Questa è la cosa che mi ha colpito di più!

Dopo ogni duro lavoro, avevamo a disposizione un massaggiatore, e che massaggiatore! Quello del povero Wanjiru (vd. post 19/05/2011).

Non è mancata la "gita fuori porta" al parco naturale del lago di Baringo: ho potuto godere della vista dei famosi fenicotteri rosa, oltre a scimmie, zebre, tartarughe e di altre specie della fauna locale.


fotoalbum 04 - Concludo con alcune foto di Eldoret, che è il centro più vicino al camp dove potevamo acquistare un po' di viveri e souvenir. Una città molto povera, non "troppo" pulita, dove la gente vive di artigianato e agricoltura.

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