lunedì 1 giugno 2015

notte ros(s)a sembra esplos(s)a - Donna Summer & Pink Floyd

I meno giovani ricorderanno nel titolo una canzone di Umberto Tozzi, che ultimamente si vede poco, invece i miei compaesani ci vedono la doppia festa prima del Giro d'Italia e della Sagra delle Ciliegie: negozi aperti, bancarelle e musica in una geometria da percorrere rapidamente. Questa è Marostica e i suoi spazi e i vari gruppi quasi andavano in interferenza lungo corso Mazzini e piazza Castello. Poca voglia di uscire dopo un pomeriggio in negozio e un venerdì sera esagerato, fra gara e festa a Stroppari. "Siamo in piazza al palco con Ligabue" mi scrive Antonella, ma mi fermo volentieri nel portico del Palazzo del Doglione perché c'è una scatenata Donna Summer ...

Sittin' here eatin' my heart out waitin'
Waitin' for some lover to call
Dialed about a thousand numbers lately
Almost rang the phone off the wall ...

Era il 1979 e avevo l'età di Camilla: la voce nera mi è rimasta nelle vene come quella di Debbie Harry, cantante dei Blondie. Entro in piazza e apprezzo il clone del Liga, prima di entrare in Castello per la mostra sulla Grande Guerra. Usciamo e passiamo in corso per venire rapiti da un'esecuzione di Comfortably Numb dei Pink Floyd, altro pezzo del 1979. Non tanto Camilla che dovrebbe seguire gli accordi dell'assolo, quanto Tommaso incantato da fumo e luci, che tornati a casa - dopo sonora lavata di estivo acquazzone - abbiamo voluto ascoltare in esecuzione originale.

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